L’ ISIS dilaga, dalla Libia all’ Egitto, dalla Siria all’ Iraq alla
Tunisia, spargendo il terrore con possenti truppe attrezzate modello
"yankee” (e trafficando petrolio e reperti archeologici con i migliori
offerenti, fra cui la Turchia, membro della NATO e alleata di ferro
degli USA), con gli Hammer e gli M16 che hanno sostituito i vecchi
Kalashnikov. Poi, per non mancare a promesse pubblicitarie,
sponsorizzano un idraulico di Houston ostentando le loro mitragliatrici
posizionate sul suo pick-up, sulla cui portiera c’è il logo di tale ”
…….plomber” (non ricordo il nome) con l’ immancabile immagine dell’
idraulico in salopette.
Insomma, questi terribili guerrieri islamici, il cui capo Al Bagdadi
gioca a poker con gli istruttori americani, imperversano minacciando
apocalittiche riscosse sull’ occidente e su Israele ma, nel frattempo,
tra Libia Egitto, Siria, e Iraq, stanno facendo un rassicurante
girotondo protettivo intorno a quello che dovrebbe essere il loro nemico
giurato, cioè Israele. Forse perché in questo modo nessuno può
disturbare i suoi accordi con l’Arabia Saudita, gli Emirati e la
Turchia.
Certo che è quanto meno singolare; i tagliagole integralisti dello
Stato Islamico che giurano guerra e terrore agli infedeli, massacrano i
mussulmani e i cristiani ma non hanno tirato neanche una pallina di
carta con la cerbottana contro gli ebrei e gli israeliani.
Eppure – mi chiedo – se anche le "sfigatissime” (in senso buono, cioè
prive di ogni mezzo…) milizie palestinesi sono in grado di tirare dei
razzi artigianali dalla Striscia di Gaza nel territorio israeliano,
possibile che l’Isis non sia stato neanche in grado di sparare un solo
colpo di mortaio in qualche insediamento di coloni ebrei in Cisgiordania
oppure contro un bunker dell’esercito israeliano alla frontiera con il
Libano? Niente, neanche una grappetta di quelle che si tiravano con
l’elastico a scuola, nonostante gli altisonanti proclami. Casuale? Bè,
insomma, com’è quel detto? A pensar male non è bello, ma ci si azzecca
quasi sempre…”.
Saremo smentiti dai fatti (attentati terroristici da parte dell’Isis contro obiettivi israeliani)? Si vedrà.
Nel frattempo, in attesa che il mistero ci venga svelato, continueremo
ad assistere al "simpatico” girotondo dell’Isis intorno a Israele
.linterferenza.info