La riya’ consiste nel voler mettere in mostra le proprie buone azioni davanti agli altri per ottenere stima e considerazione nella società. La riya’ è l’opposto della devozione sincera.
Alcune cure per la riya’ sono: considerare l’ira divina riguardo alla riya’; la nullità della ricompensa e dell’incoraggiamento della gente; la violazione delle promesse, l’ingratitudine, la negligenza e l’incapacità della gente di essere riconoscente; il potere di Dio nel conquistare i cuori; la potenza di Dio nel rivelare le azioni praticate con riya’; ricordarsi che la riya’ distrugge le ricompense dell’essere umano nell’Aldilà; abituarsi a svolgere le azioni probe celatamente.
Naturalmente bisogna prendere atto che in alcuni casi manifestare una buona azione, non solo non è considerato riya’ e non è biasimato, bensì è lodevole, per esempio compiere buone azioni in pubblico con l’intenzione di esortare gli altri, promuovere la religione o combattere le tentazioni di Satana.
Un altro punto importante è che in molti casi compiere un’azione pubblicamente non è riya’, bensì è un dovere, però Satana tenta l’essere umano affinché si astenga dalla grazia di partecipare alle buone azioni e agli atti d’adorazione collettivi. Bisogna saper riconoscere questi contesti e lottare contro Satana, ignorando il sospetto che possa trattarsi di riya’ e compiendo questi atti e azioni in modo manifesto.
La riya’ consiste nel voler mettere in mostra le proprie buone azioni davanti agli altri per ottenere stima e considerazione nella società[1]. Un atto d’adorazione o una buona azione è compiuta con l’intento di far conoscere la propria condotta agli altri, per essere elogiato e considerato una brava persona.
Dal lato opposto della riya’ c’è la devozione sincera, che consiste nel purificare l’intenzione per Iddio l’Altissimo e svuotarla da tutto ciò che non è Dio, e in tale stato tutte le azioni sono compiute solamente e unicamente per obbedire all’ordine divino e ottenere il compiacimento di Dio.
Le vie per curare la riya’
Alcune cure per la riya’ sono:
A ogni buon conto bisogna tenere presente che in alcuni casi la manifestazione di una buona azione, non solo non è riya’ né biasimata, bensì è altamente lodata:
Una cosa altrettanto importante è che in molti casi compiere un’azione palesemente non costituisce affatto riya’, bensì un dovere, ma Satana con le sue tentazioni cerca di impedire all’essere umano di condividere la grazia di compiere buone azioni e di partecipare ad atti d’adorazione collettivi. Bisogna saper riconoscere questi contesti e lottare contro Satana, ignorando il sospetto che possa trattarsi di riya’ e compiendo questi atti e azioni in modo manifesto. Infatti al giorno d’oggi molte azioni, come la partecipazione alla preghiera comunitaria, la preghiera del venerdì, la preghiera in moschea, ecc., sono fatti normali e per loro natura non costituiscono riya’.