Il
Leader Supremo della Rivoluzione Islamica,l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei,ha
aperto i lavori della sesta conferenza di appoggio alla Palestina,tenutasi a
Tehran nei giorni scorsi, tenendo un discorso ai presenti.
Nelle sue parole il Leader supremo ha tracciato un quadro dell'attuale situazione della Palestina,e ripercorso la
storia della lotta del popolo palestinese attraverso i decenni,indicando nella resistenza
contro l'occupazione sionista la via maestra per la liberazione di tale popolo.
Egli ha criticato i passati accordi tra alcuni paesi arabi e una parte dei
palestinesi con il regime israeliano,in quanto in essi non e' stata tenuta in
considerazione la natura aggressiva ed espansionista di Israele,che ha
approfittato dei cosiddetti colloqui di pace per estendere ulteriormente la
propria influenza sulle terre arabe ed islamiche.
L'Ayatollah Khamenei ha criticato alcune
voci che cercano di denigrare la lotta armata dei palestinesi,e che affermano
l’inutilita’ di tale lotta,ricordando invece i successi della resistenza,come la
liberazione del Libano meridionale,la liberazione di Gaza,e le vittorie nelle
guerre dei 33 giorni(Libano 2006),22 giorni(Gaza 2009),8 giorni(Gaza 2012),51
giorni(Gaza 2014).Secondo la Guida suprema la resistenza islamica in Libano e
Palestina,nate all’inizio degli anni 80,pochi anni dopo la rivoluzione islamica
in Iran,e’ riuscita in un primo momento a porre fine all’estensione
territoriale di Israele,che nei decenni precedenti aveva accaparrato nuove terre
arabe dopo ogni guerra,e in seguito a liberare le terre occupate,come il sud
del Libano e la striscia di Gaza.
Il Leader supremo si e’ inoltre soffermato sulla necessita’ dell’unita’ tra i
gruppi della resistenza palestinese,e sulla necessita’ che tali gruppi non si
facciano influenzare dagli interessi di alcuni paesi mediorientali,che sono a
parole a favore del popolo palestinese,ma che in realta’ vogliono utilizzare la
resistenza come merce di scambio nei loro rapporti internazionali con le
potenze mondiali.
L’Ayatollah Khamenei ha quindi ribadito la volonta’ della Repubblica islamica
dell’Iran a continuare l’appoggio alla causa palestinese,senza fare distinsione
tra i vari gruppi coinvolti nella lotta contro Israele,fino a quando tali
gruppi dimostrano di voler continuare
sulla strada della resistenza.Infine la Guida suprema della rivoluzione
islamica ha riaffermato la propria previsione sulla fine del cosiddetto stato
di Israele entro i prossimi 25 anni.
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Dio benedica il popolo Palestinese con la pace.
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