IQNA

La canonizzazione del Corano (Ayatullah Hadavi Tehrani)

23:55 - March 12, 2018
Notizie ID: 3482660
Iqna - Domanda: E’ cosa nota che quando il Profeta Muhammad recitava i versetti del Corano, i suoi scribi designati li riportassero per iscritto. Quando venne però esattamente compilato l’intero Qur’an nella forma da noi oggi conosciuta?

 La canonizzazione del Corano (Ayatullah Hadavi Tehrani)

 

Risposta dell’Ayatullah Hadavi Tehrani

 

Esistono tre punti di vista prevalenti riguardo la compilazione del Corano:

1. Esso venne compilato durante la vita del Profeta (ص). La compilazione ebbe luogo sotto la sua supervisione – ovvero sotto ispirazione divina – sebbene egli stesso non scrisse il testo nè raccolse direttamente i versetti.

2. Il Corano che abbiamo oggi venne compilato dall’Imam ‘Ali b. Abi Talib (ع) dopo la morte del Profeta ma prima che la gente lo riconoscesse come califfo.

3. Il Corano venne compilato dopo la morte del Profeta da una manciata di compagni del Profeta (tra i quali non figurava l’Imam ‘Ali b. Abi Talib (ع)).

La maggior parte dei sapienti sciiti —in particular modo quelli contemporanei—accettano la prima opinione, alcuni sapienti sciiti hanno accolto la seconda, mentre la maggior parte dei sapienti sunniti hanno accettato la terza. Anche gli orientalisti hanno accettato quest’ultimo punto di vista, aggiungendo che il Corano scritto dall’Imam ‘Ali b. Abi Talib (ع) venne virtualmente ignorato dai Vompagni.

Ovviamente, basandosi sulle prime due opinioni, la compilazione del Corano, la sua divisione in suwar (plurale di surah, capitoli), e l’ordine all’interno e tra le suwar può essere attribuito alla volontà divina. In particolare, basandosi sul versetto che recita

 

e neppure parla d’impulso: non è che una Rivelazione ispirata” .1

 

qualunque cosa il Profeta proferisca (soprattutto in ciò che è direttamente connesso alle questioni religiose) è divinamente ispirato. Inoltre, l’Imam ‘Ali b. Abi Talib (ع), sebbene egli stesso non fosse un profeta, nel suo ruolo di Imam, incarico che è una continuazione della missione della profezia, possedeva il dono profetico dell’infallibilità e della conoscenza divina. Quindi, ogni raccolta intrapresa dal Profeta (ص) o dall’Imam ‘Ali b. Abi Talib (ع) era necessariamente divinamente ispirata.

Coloro che optano per la terza opzione non possono logicamente asserire in alcun modo che la divisione del Corano in suwar o l’ordine nel quale esse sono state raccolte siano divinamente ispirati. Il terzo punto di vista, infatti, in essenza, rigetta ogni mano divina in queste due questioni. Esso attribuisce piuttosto la divisione ed arrangiamento delle suwar al giudizio personale dei compagni del Profeta.

 

 

1.Surat al-Najm (53), Versetti 3-4: } وَ مَا يَنْطِقُ عَنِ الْهَوَى. إِنْ هُوَ إِلاَّ وَحْيٌ يُوحــى {

 

 

 

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