Ministro esteri tedesco: "I musulmani appartengono alla Germania"
Il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer, presiedendo la quarta conferenza tedesca sull'Islam (DIK) mercoledì scorso a Berlino, ha affermato che "i musulmani appartengono alla Germania".
I commenti hanno attirato in modo particolare l'attenzione dei media, date le precedenti dichiarazioni di Seehofer secondo cui l'Islam non faceva parte della Germania.
Seehofer ha detto che i musulmani "hanno gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini di questo paese". "Non ci può essere nessun ragionevole dubbio a riguardo".
Seehofer, un conservatore facente parte del partito dell'Unione Cristiano Sociale (CSU) di Baviera, ha causato polemiche a marzo quando ha affermato che "l'Islam non appartiene alla Germania" e che "la Germania è stata plasmata dal cristianesimo".
Tuttavia, anche in quell'intervista al quotidiano Bild, Seehofer aveva detto: "I musulmani che vivono qui fanno naturalmente parte della Germania, il che ovviamente non significa rinunciare alle tradizioni e alle abitudini specifiche deil nostro paese".
La conferenza tedesca sull'Islam, che è stata lanciata per la prima volta nel 2006 dall'ex ministro degli Interni Wolfgang Schäuble, riunisce la comunità islamica tedesca e funzionari dei governi federale e locale.
Lo scopo della conferenza è migliorare la partecipazione religiosa e sociale dei musulmani in Germania e sviluppare il dialogo tra i rappresentanti del governo e le organizzazioni islamiche.
Quest'anno Seehofer ha apportato alcune modifiche all'evento, invitando teologi e studiosi più liberali oltre alle organizzazioni islamiche tradizionali. Alcuni dei suoi invitati erano stati critici nei confronti delle organizzazioni islamiche tedesche, accusate di avere un approccio conservatore all'Islam.
Il focus dell'incontro di quest'anno è sulla questione dell'influenza straniera sulle moschee e sulle comunità musulmane tedesche, ma anche sul ruolo della teologia islamica nelle università tedesche.
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