Stati Uniti: 51% cittadini favorevole a rafforzamento ruolo della religione nella società
Secondo un'indagine condotta dall'istituto indipendente Pew Research Center, circa il 51% degli americani sono a favore del rafforzamento del ruolo della religione nella società, contro solo il 18% che si oppone.
Gli Stati Uniti sono, insieme alla Grecia (anch'essa al 51%), uno dei paesi occidentali con la proporzione più alta di cittadini favorevoli ad un maggiore ruolo della religione. La ricerca è stata condotta in maniera simultanea in 27 paesi durante la primavera del 2018.
Sempre negli Usa la proporzione sale al 61% tra coloro che hanno 50 anni e più, ma rimane sempre alta per quelli di età compresa tra i 30-49 anni (46%) e tra 18-29 anni (39%).
Il peso della religione è sempre stato importante negli Stati Uniti, dove il presidente tradizionalmente giura con la mano sulla Bibbia e dove la menzione "In God We Trust" ("Noi crediamo in Dio") appare su tutte le banconote.
Il presidente Donald Trump è visto come vicino al movimento evangelico, che include il vicepresidente Mike Pence, ostile alla comunità LGBT e contrario all'aborto.
La ricerca ha inoltre rivelato che paesi come Francia, Svezia e Olanda presentano il più alto tasso di cittadini contrari al rafforzamento della presenza della religione nella società, con rispettivamente il 47%, il 51% e il 45%.
Tra i 27 paesi coinvolti nello studio, il Giappone (15%) e la Francia (20%) sono quelli con la percentuale più bassa di abitanti che vede con favore l'aumento del peso della religione.
Sempre secondo l'indagine del Pew Research Center, l'Indonesia (85%), il Kenya (74%), la Nigeria (74%) e la Tunisia (69%) sono invece al primo posto tra le nazioni in cui gli intervistati dichiarano di essere maggiormente favorevoli al rafforzamento del ruolo della religione.
Lo studio non fa distinzione tra le religioni. L'indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di almeno 1.000 persone in ciascuno dei paesi studiati.
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